Conoscere il caffè!
Le Origini
Le prime testimonianze legate al caffè ci conducono nei paesi dell’Arabia Saudita o meglio dello Yemen, dove la pianta crescendo spontaneamente fu trovata da alcuni missionari che incuriositi dal comportamento delle proprie caprette, le quali mangiavano le bacche di queste piante, capirono le proprietà stimolanti delle stesse e ne fecero una bevanda utilizzata in occasione delle preghiere notturne.
In seguito la pianta fu introdotta in africa nelle zone dell’Etiopia, Kenya e della Tanzania, grazie alle tribù Haya, che utilizzavano le bacche ancora immature per fare un preparato di polpettine energetiche da masticare durante il giorno.
Lo sviluppo della pianta del caffè e la sua coltivazione hanno inizio in molti paesi nel periodo del colonialismo, dove coloni inglesi, olandesi e tedeschi importarono la pianta nei vari luoghi d’insediamento.
IL caffè divenne merce di scambio nelle transazioni commerciali tra l’Arabia e l’africa, trasportato con barche di legno a seguito di un incendio avvenuto durante il trasporto, si scopri come queste bacche potevano essere tostate e quindi utilizzate sfruttando al meglio gli aromi che emanavano.
La pianta fu poi esportata in quasi tutti i paesi del centro e sud America, dove grazie al clima umido e caldo trovo un ampio sviluppo e coltura. Ora nelle sue specie Arabica e Robusta la troviamo coltivata in quasi tutto il mondo nella fascia compresa tra il tropico del cancro e del capricorno.
La Coltivazione!
ARABICA e ROBUSTA
Il caffè è coltivato in oltre 50 paesi, ma poiché è irrimediabilmente danneggiato dal freddo necessita di un clima ben definito con temperature piuttosto elevate e una certa alternanza di sole e precipitazioni, quindi può crescere soltanto tra il tropico del Cancro è quello del Capricorno. La pianta del caffè appartiene alla famiglia delle Rubiacee, le specie più importanti per l’economia umana sono tre: Coffea Arabica, Coffea Canephora o Robusta, Coffea Liberica.
Il tipo Robusta, come si evince dal nome, è una pianta più vigorosa originaria del Congo dove fu trovata nel 1898, è meno incline all’attacco di parassiti e quindi soggetta a malattie, riesce a sopravvivere anche con precipitazioni minime, si coltiva dal livello del mare a 800 metri. Il tipo Arabica è una pianta piuttosto delicata e necessita di cure più intense, si coltiva tra i 600 e i 2.000 metri.
La pianta Coffea è un arbusto sempre verde che per la coltivazione si fa sviluppare intorno ai due metri, può essere coltivato a pieno sole o all’ombra, ad alcuni tipi di Coffea non giova il caldo intenso e la forte luce del sole, molto spesso si fanno crescere nelle piantagioni alberi più alti affinché forniscano un po’ d’ombra.
Preparazione della Materia Prima!
Raccolta e Selezione
La raccolta del caffè avviene in genere due volte all’anno marzo e settembre o soltanto una volta, questo a seconda del clima. La raccolta è una operazione lunga e laboriosa, poiché non tutte le bacche maturano nello stesso momento, importante è raccogliere solo quelle mature perché quelle acerbe se raccolte non matureranno più, infatti per i tipi di maggior pregio la raccolta avviene sempre manualmente (Picking) a più riprese. In genere nelle piantagioni più vaste, in cui si coltivano i tipi più economici, la raccolta può avvenire con l’utilizzo di macchine che per mezzo di spazzole fanno cadere tutti i frutti alla base della macchina, metodo simile allo Stripping, quest’ultimo consiste nella raccolta manuale delle drupe in un solo passaggio, strappando dall’interno verso l’esterno dei rami tutte le drupe sia esse mature verdi o secche.
Una volta raccolte le bacche si procede alla pulitura, esistono due metodi per pulire il caffè; quello a secco e quello ad umido. Nel metodo a secco, metodo naturale, le bacche di caffè vengono sparse a terra in sottili strati e lasciati ad asciugare al sole, durante la seccatura vengono costantemente rastrellati per permettere una asciugatura omogenea. Nel metodo ad umido invece le bacche vengono immerse nell’acqua, e attraverso una macchina pulitrice viene asportata la polpa, i chicchi poi verranno asciugati tramite un essiccatore meccanico o al sole come indicato sopra.
Infine il caffè viene selezionato e pulito ulteriormente, grazie a metodi di spietratura, i chicchi vengono puliti da impurità estranee come sassolini polvere e terra, per essere poi suddivisi secondo la dimensione e forma dei grani.
Conoscere il caffè!
Le Origini
Le prime testimonianze legate al caffè ci conducono nei paesi dell’Arabia Saudita o meglio dello Yemen, dove la pianta crescendo spontaneamente fu trovata da alcuni missionari che incuriositi dal comportamento delle proprie caprette, le quali mangiavano le bacche di queste piante, capirono le proprietà stimolanti delle stesse e ne fecero una bevanda utilizzata in occasione delle preghiere notturne.
In seguito la pianta fu introdotta in africa nelle zone dell’Etiopia, Kenya e della Tanzania, grazie alle tribù Haya, che utilizzavano le bacche ancora immature per fare un preparato di polpettine energetiche da masticare durante il giorno.
Lo sviluppo della pianta del caffè e la sua coltivazione hanno inizio in molti paesi nel periodo del colonialismo, dove coloni inglesi, olandesi e tedeschi importarono la pianta nei vari luoghi d’insediamento.
IL caffè divenne merce di scambio nelle transazioni commerciali tra l’Arabia e l’africa, trasportato con barche di legno a seguito di un incendio avvenuto durante il trasporto, si scopri come queste bacche potevano essere tostate e quindi utilizzate sfruttando al meglio gli aromi che emanavano.
La pianta fu poi esportata in quasi tutti i paesi del centro e sud America, dove grazie al clima umido e caldo trovo un ampio sviluppo e coltura. Ora nelle sue specie Arabica e Robusta la troviamo coltivata in quasi tutto il mondo nella fascia compresa tra il tropico del cancro e del capricorno.
La Coltivazione!
ARABICA e ROBUSTA
Il caffè è coltivato in oltre 50 paesi, ma poiché è irrimediabilmente danneggiato dal freddo necessita di un clima ben definito con temperature piuttosto elevate e una certa alternanza di sole e precipitazioni, quindi può crescere soltanto tra il tropico del Cancro è quello del Capricorno. La pianta del caffè appartiene alla famiglia delle Rubiacee, le specie più importanti per l’economia umana sono tre: Coffea Arabica, Coffea Canephora o Robusta, Coffea Liberica.
Il tipo Robusta, come si evince dal nome, è una pianta più vigorosa originaria del Congo dove fu trovata nel 1898, è meno incline all’attacco di parassiti e quindi soggetta a malattie, riesce a sopravvivere anche con precipitazioni minime, si coltiva dal livello del mare a 800 metri. Il tipo Arabica è una pianta piuttosto delicata e necessita di cure più intense, si coltiva tra i 600 e i 2.000 metri.
La pianta Coffea è un arbusto sempre verde che per la coltivazione si fa sviluppare intorno ai due metri, può essere coltivato a pieno sole o all’ombra, ad alcuni tipi di Coffea non giova il caldo intenso e la forte luce del sole, molto spesso si fanno crescere nelle piantagioni alberi più alti affinché forniscano un po’ d’ombra.
Preparazione della Materia Prima!
Raccolta e Selezione
La raccolta del caffè avviene in genere due volte all’anno marzo e settembre o soltanto una volta, questo a seconda del clima. La raccolta è una operazione lunga e laboriosa, poiché non tutte le bacche maturano nello stesso momento, importante è raccogliere solo quelle mature perché quelle acerbe se raccolte non matureranno più, infatti per i tipi di maggior pregio la raccolta avviene sempre manualmente (Picking) a più riprese. In genere nelle piantagioni più vaste, in cui si coltivano i tipi più economici, la raccolta può avvenire con l’utilizzo di macchine che per mezzo di spazzole fanno cadere tutti i frutti alla base della macchina, metodo simile allo Stripping, quest’ultimo consiste nella raccolta manuale delle drupe in un solo passaggio, strappando dall’interno verso l’esterno dei rami tutte le drupe sia esse mature verdi o secche.
Una volta raccolte le bacche si procede alla pulitura, esistono due metodi per pulire il caffè; quello a secco e quello ad umido. Nel metodo a secco, metodo naturale, le bacche di caffè vengono sparse a terra in sottili strati e lasciati ad asciugare al sole, durante la seccatura vengono costantemente rastrellati per permettere una asciugatura omogenea. Nel metodo ad umido invece le bacche vengono immerse nell’acqua, e attraverso una macchina pulitrice viene asportata la polpa, i chicchi poi verranno asciugati tramite un essiccatore meccanico o al sole come indicato sopra.
Infine il caffè viene selezionato e pulito ulteriormente, grazie a metodi di spietratura, i chicchi vengono puliti da impurità estranee come sassolini polvere e terra, per essere poi suddivisi secondo la dimensione e forma dei grani.